Succedono cose nel mondo, le città in fiamme, le generazioni che si alzano e si ribellano, il mare che mangia tutto, la terra che trema e il mio ombelico che mi fa guardare fuori per poi ritornare sempre dentro, nei sensi di colpa, nei pensieri ossessivi, nell’amore non amore, nei progetti arenati, nei colpi di fortuna, nel conto corrente in rosso.
Succedono cose nel mondo e io sono qui, che penso alla rivoluzione dentro di me, che penso alle persone perse e a quelle trovate, a quelle che mi hanno ferita e mi mancano, a quelle che mi sono sempre state vicine e do per scontate.
Succedono cose alle persone che amo e io vorrei aiutare, sentirmi meno impotente, sentirmi più presente, ma galleggio distratta in un limbo di vita in potenza e non ancora in atto, in una nuova me che sta nascendo, ma che non ha ancora smaltito il bozzolo che protegge la metamorfosi.
Succedono cose e io mi sento piccola, piccola come solo una persona umana sa essere, e osservo e poi ci penso, poi mi distraggo, poi ci ripenso, poi ne parlo, poi taccio, poi respiro e poi vado avanti.
L’eterno dilemma del cosmopolita, di chi è partito e ha “lasciato”, di chi ha fatto scelte controcorrente, di chi è in continuo movimento ed in continuo cambiamento…questo è il prezzo da pagare.Se così non fosse, probabilmente saresti una stupida
grande….. condivido lo stesso stato d’animo in questo periodo!!
Abbraccio.
L’ho twittato proprio l’altro giorno…
Succedeono cose e sentirsi impotenti da ai nervi
Anche questi sono effetti della globalizzazione… Veniamo sempre a sapere tutto ciò che di male succede, in tutto il mondo, a chiunque. Forse che l’essere umano non sia pronto a farsi carico di tutto questo dolore?
Con il tempo inevitabilmente peggiori.