Il cardinale Sepe, indagato per corruzione: “Dopo calvario c’è resurrezione”.
In realtà, prima della resurrezione ci sarebbero i chiodi nelle mani e nei piedi.
Sepe avrebbe ricevuto 2,5 milioni di euro di finanziamenti per un restauro mai completato.
Finiti i tempi in cui il suo capo buttava giù un tempio e lo riedificava in soli 3 giorni.
I giudici indagano sul perché il restauro di uno stabile extraterritoriale di proprietà del Vaticano avrebbe ricevuto finanziamenti pubblici.
A volte l’ingenuità dei giudici è commovente.
La preoccupazione del Papa è che ci vada di mezzo l’immagine pubblica del dicastero.
Non poteva molestare un bambino come tutti gli altri?
La Santa Sede dichiara: “Il cardinale collaborerà nei limiti del Concordato”.
Parlerà solo se interrogato dallo Spirito Santo.