Non ci sarà nessuna epifania, quest’anno: i Re Magi sono morti prima di arrivare a Betlemme.
Quella che seguivano non era la stella cometa, ma un missile israeliano.
Fermiamo la guerra!
Non ci sarà nessuna epifania, quest’anno: i Re Magi sono morti prima di arrivare a Betlemme.
Quella che seguivano non era la stella cometa, ma un missile israeliano.
Fermiamo la guerra!
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A me sembra che la guerra o i conflitti sia quello che i potenti vogliono…
Se no come fanno ad arricchirsi’?
La pace e’ un’illusione ,o meglio una parola usata per ingannare per mistificare la loro natura guerrafondaia e profondamente ingiusta..
Ma quale esportazione della democrazia?
E’ vero che la Fallaci ha scritto sui mussulmani cose spesso giuste, ma deve essere sfuggito qualcosa anche a lei sul perche’ e sul per come dell’ultima guerra in Iraq.
cleverance: detesto la Fallaci degli ultimi tempi e trovo estremamente riprovevole quello che ha scritto sull’Islam e sui musulmani.
Quanto al Medio Oriente, non è una guerra di puro interesse. La faccenda ha radici storiche, politiche, culturali così intricate e profonde che è difficile venirne a capo (ci provano da più di 60 anni).
La vera urgenza è il cessate il fuoco e la ripresa di trattative diplomatiche, con l’intervento di tutta la comunità internazionale.
Altrimenti, si scanneranno fino a sterminarsi.
Dania,
se non l’hai gia’ letta, c’e’ una bella intervista su Repubblica dello scrittore israeliano Etkar Keret (visto che ci sono promuovo i suoi “Le tette di una diciottenne” e sopratutto “Abram Kadabram”).
Ciao
Cacioman (continuo a seguirti, ma non e’ una minaccia)
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/12/29/troppa-violenza-da-entrambe-le-parti-ma.html
Vero, son oltre 60 anni che va avanti ma, almeno secondo me, se gli USA e gli altri stati, con i loro interessi petroliferi, non ci avessero messo il naso, tutto sarebbe stato risolto eoni fa.
Ovviamente, questo secondo me e potrei tranquillamente sbagliarmi!
VJack: non sono d’accordo. Il conflitto israelo-palestinese non può essere ridotto ad una guerra per il controllo di fonti energetiche. La componente storico-religioso-politica, mai come in questa guerra, è influentissima.
Cacioman: grazie mille per la segnalazione. In pausa pranzo ho subito acquistato Gaza Blues!
Dania, anche all’epoca delle crociate la componente storico-religioso-politica era influentissima ma, dopo un pò di crociate (inutili), si è risolta. si fosse intromesso qualcuno dall’esterno, staremmo ancora inviando truppe nel nome di Catzinger per la liberazione della Terra Santa!
VJack, rispetto la tua opinione, ma conoscendo “la materia” (sono laureata in arabo ed ebraico), resto convinta della mia idea
Sebbene sia convinta che ci voglia un intervento della comunità internazionale.
E’ complicatissimo entrare nella questione palestino-israeliana.
Per me ancora di più.
Ho 50 anni di cui 35 a dividermi a favore della causa palestinese e quella del recupero della democrazia nel cono sur dell’America latina.
Sia per motivi di lavoro, sono un operatore tv, che politici ho avuto il grande privilegio di visitarle entrambe.
Continuo ad abbracciare le idee che hanno segnato la mia lotta a fianco del popolo cileno e argentino, continuo ad emozionarmi guardando filmati che riguardano l’esperienza di Unidad Popular, gli scritti di Eduardo Galeano, le canzoni di Victor Jara perchè ancora oggi vivi e coerenti con ciò che ho visto e condiviso nelle poblaciones di Santiago e in tutti quei momenti di vita e lotta in giro per il Cile nel 1989.
Ho sentito una coerenza ed una affinità che mi legavano indissolubilmente con quella gente che incontravo anche per poco, magari tra una manifestazione per la liberazione dei prigionieri politici e la consegna delle tessere per il sindacato dei contadini che avevamo fatto stampare in Italia.
Sentivo di far parte di un grande movimento internazionale, sentivo che il mio contributo, seppur un granello, avrebbe contribuito all’esito finale, quello che attendevo fin dal ’74, di contribuire alla caduta del dittatore e di ripristinare una via giusta per l’ autodeterminazione del popolo cileno, argentino, uruguagio, brasiliano aiutarli a riprendere tra le proprie mani il loro destino.
Diverso è stato l’approccio che ho avuto in Israele, non tanto verso il movimento per la Pace israeliano ma quanto per l’intransigenza palestinese evidente soprattutto nella sua componente politica.
Difficile l’approccionel trovare una via negoziale, complicato venirne a capo con chi non vede come soluzione la debacle dell’avversario…cosa che difficilmente accadrà.
La soluzione è il dialogo tra le due parti e questo era ben chiaro sia ad Arafat che a Rabin, due grandi uomini che ebbero il coraggio di afferrare il bandolo della matassa e ricominciare da capo senza fermarsi se non alla meta. Ricordo che piansi quel giorno di Oslo, non mi sembrava vero.
Ricordo che amai profondamente il coraggio di Yitzhak Rabin, quello stramaledetto generale che da politico, anzichè cavalcare una comoda via degli onori, abbracciava l’ impervia ma unica possibile soluzione per i due popoli, la Pace e purtroppo non mi sorprese la sua fine perchè sapeva che un gesto di distensione come quello, con tutta la comunità internazionale sicura e convinta che il percorso era ormai tracciato, sarebbe stata una possibile conseguenza.
Sono quindi intollerante con la mia Sinistra quando ancora una volta, dopo così tanti anni di deportazioni, stragi,esili di massa, morti, guerra, intifada, morti violente di politici evolutied avveduti, ancora una volta non riesce a capire che non bisogna prendere solo le difese di una parte, seppur la più debole, la più oltraggiata,la più esasperata.
Ma se noi non riusciremo ad incoraggiare gli sforzi della comunità pacifista israeliana,
i refusnick, i genitori palestinesi ed israeliani, che in comune hanno il dramma di un figlio morto ammazzato e che nelle scuole portano avanti, coerentemente e con difficoltà il messaggio di farla finita con questi inutili e disgutosi massacri, fin quando non sosterremo scrittori che seminano per Israele e per la Palestina il “germe” della Pace, con cineasti di entrambe le parti che ci mostrano che un altro medio-oriente è effettivamente possibile
SAREMO SOLO PORTAVOCE DEL NULLA,
DELLA MISERIA, INCONCLUDENTI ASSERTORI DI STUPIDI PRECONCETTI
ma anche e spero inconsapevolmente dei portatori d’acqua a chi, in entrambi gli schieramenti vogliono che quello che ancora oggi sta assurdamente accadendo.
Chiedo scusa per lo sfogo ma vorrei tanto che nel nostro Paese, la mia Sinistra, quella che sta fuori dal parlamento anche se da poco tempo, fosse in grado di un salto di qualità che si traduca in speranza, in capacità d’analisi dell’attualità, faro nella nebbia contro i guerrafondai d’altri tempi, siano essi arabi o israeliani e sempre e solo partigiani della Pace e della Libertà.
Come mi auguro te, Dania
Un bacio Dario Caratti, Cormano Mi
Grazie Dario, per la testimonianza e per aver reso il fortissimo disagio che pervade tutti noi che nella Sinistra ancora crediamo (nonostante la sinistra stessa).
lettura straconsigliata
http://www.kinghussein.gov.jo/kabd_eng.html
Bisogna stare lontano dai luoghi santi, specie quelli santi per le tre religioni maggiori.
E’ tipico, in posti come quelli, darsele di SANTA ragione.
:)))
stop alla guerra!!!!!